domenica 9 ottobre 2011

Leonard Cohen - Suzanne

Un'antica leggenda indiana narra che ogni notte la luna trasforma
gli amori morti ancor prima di nascere in gocce di rugiada e che la mattina
seguente i raggi del sole le incendiano per farne stelle e condurle in cielo
Sarà forse per questo che l'universo è infinito e pure in via d'espansione...



"
Suzanne" - Fabrizio De Andrè - Leonard Cohen
Ci sono canzoni che segnano un'epoca, come pietre miliari una strada
Il testo racconta una giornata del lontano 1964, trascorsa dall'autore
sulle rive del fiume San Lorenzo, ospite nella casa di Suzanne Verdal,
coreografa e ballerina, nonchè moglie di un suo carissimo amico,
lo scultore Armand Vaillancourt
I due chiacchierano amabilmente sorseggiando del the' sulla veranda,
lo scorrere dell'acqua accompagna le loro parole, gli sguardi ed i silenzi
Null'altro, eppure la peculiare scansione poetica di Cohen riesce a tradurre
un semplice incontro dall'apparenza banale in un brano letterario musicale
denso di emozioni recondite, profonde quanto un vero e proprio sentimento,
sublimate poi da un'evidente impronta salvifico religiosa
Parlare d'amore virtuoso ai tempi dell'amore virtuale può sembrare un tantino
anacronistico, ma in fondo entrambi sono fatti della stessa sostanza
I sentimenti non cambiano con il mutare delle stagioni ed il loro destino
è simile a quello dei semi sparsi dal contadino nel campo appena arato
sù mille forse ne germoglierà uno solo
Un'antica leggenda indiana narrava che ogni notte la luna trasforma
gli amori morti ancor prima di nascere in gocce di rugiada e che la mattina
seguente i raggi del sole li incendino per farne stelle e condurle in cielo
Sarà forse per questo che l'universo è infinito e pure in via d'espansione...


Fabrizio De Andre
Testo Suzanne


Nel suo posto in riva al fiume
Suzanne ti ha voluto accanto,
e ora ascolti andar le barche
ora puoi dormirle al fianco,
sì lo sai che lei è pazza
ma per questo sei con lei.
E ti offre il tè e le arance
che ha portato dalla Cina
e proprio mentre stai per dirle
che non hai amore da offrirle,
lei è già sulla tua onda
e fa che il fiume ti risponda
che da sempre siete amanti.
E tu vuoi viaggiarle insieme
vuoi viaggiarle insieme ciecamente,
perché sai che le hai toccato il corpo,
il suo corpo perfetto con la mente

E Gesù fu un marinaio
finché camminò sull'acqua,
e restò per molto tempo a guardare solitario
dalla sua torre di legno,
e poi quando fu sicuro
che soltanto agli annegati
fosse dato di vederlo disse :"Siate marinai
finché il mare vi libererà".
E lui stesso fu spezzato,
ma più umano, abbandonato,
nella nostra mente lui non naufragò.
E tu vuoi viaggiargli insieme
vuoi viaggiargli insieme ciecamente,
forse avrai fiducia in lui
perché ti ha toccato il corpo con la mente

E Suzanne ti dà la mano
ti accompagna lungo il fiume,
porta addosso stracci e piume,
presi in qualche dormitorio,
il sole scende come miele
su di lei donna del porto
che ti indica i colori
tra la spazzatura e i fiori,
scopri eroi tra le alghe marce
e bambini nel mattino,
che si sporgono all'amore
e così faranno sempre ;
e Suzanne regge lo specchio.
E tu vuoi viaggiarle insieme
vuoi viaggiarle insieme ciecamente,
perché sai che ti ha toccato il corpo,
il tuo corpo perfetto con la mente